TUTELA DEI MINORI

SERVIZI SOCIALI TUTELA MINORI.

TUTELA DEI MINORI

SERVIZI SOCIALI TUTELA MINORI.

TUTELA MINORI

Intervento psicologico nelle Equipe Tutela Minori dei Servizi Sociali

Sviluppo & Integrazione opera da anni nel campo della psicologia clinica mettendo a disposizione la propria competenza nell’ambito dei Servizi Sociali – Equipe Tutela Minori nella presa in carico delle situazioni in cui vi sia un bambino o un adolescente in difficoltà, intervenendo sia in ottica preventiva sia nei casi di pregiudizio presunto o accertato. Tutelare un minore vuol dire aiutare il suo nucleo familiare a riconoscere un disagio che spesso coinvolge, oltre al bambino, altri o tutti i membri della famiglia, per facilitare un processo di cambiamento che porti a un maggiore benessere familiare.

Laddove è in atto anche un intervento dell’Autorità Giudiziaria, il professionista lavora con le famiglie per trasformare l’obbligo in occasione per costruire una rete di interventi sociali, educativi e terapeutici.

Lo psicologo clinico che opera nell’ambito della Tutela Minori:

  • attua la presa in carico, in condivisione con l’Assistente Sociale, del minore e della sua famiglia
  • valuta il disagio ma anche le risorse del nucleo familiare
  • valuta la necessità di eventuali ulteriori approfondimenti e i più opportuni interventi di aiuto e sostegno alla famiglia
  • effettua interventi di sostegno psicologico rivolti al minore e ai suoi famigliari
  • supervisiona e monitora i progetti attivati a favore della famiglia.

Sviluppo & Integrazione è orientata a sviluppare e implementare l’utilizzo di metodologie e tecniche di tipo partecipativo che favoriscano il riconoscimento della famiglia come soggetto attivo negli interventi a tutela dei minori. Tra queste: i Gruppi di Terapia Multifamiliare, il progetto No Kids in the Middle, la Consulenza transculturale nella presa in carico di famiglie provenienti da altri Paesi.

Gruppi di Terapia Multifamiliare (MFT)

La terapia multifamiliare è una forma consolidata di terapia sistemica rivolta in particolare al trattamento delle famiglie multiproblematiche e nasce a Londra negli anni ’80 presso il Marlbourough Family Service diretto da Eia Asen.

La MFT coniuga la Terapia Familiare Sistemica con la Terapia di Gruppo, con pratiche e principi che sono però specifici dei gruppi multifamiliari. Può essere utilizzata anche per valutare le competenze genitoriali e in particolare la possibilità di cambiamento.

Possono essere coinvolte contemporaneamente da 6 a 8 famiglie, in un contesto attivo e partecipativo che permette di osservare le famiglie in attività specifiche e azioni del quotidiano (i pasti, il gioco), aiutando a rispondere a questioni relative alla prognosi e al probabile esito degli interventi. Un setting multifamiliare può essere particolarmente attivo e sollecitare quindi interazioni che con meno probabilità si incontrano in un contesto di lavoro con la singola famiglia.

La presenza di altre famiglie con problemi simili permette di aiutarsi a sperimentare e a trovare nuove soluzioni.

Essere solo una delle tante famiglie in situazioni molto simili riduce sentimenti di emarginazione sociale e stigmatizzazione, favorendo l’esplorazione di possibilità di cambiamento. Il setting di gruppo favorisce l’instaurarsi di relazioni che posso perdurare anche oltre il termine dell’intervento.

No Kids in the Middle (NKITM)

Il conflitto di coppia non riguarda solo i genitori ma coinvolge anche i figli, soprattutto quando la situazione di crisi dura da molto tempo. La gestione delle coppie conflittuali separate, con figli minori a carico, rappresenta uno dei punti maggiormente problematici sia per i Tribunali sia per i Servizi.

Alcuni psicologi psicoterapeuti di Sviluppo & Integrazione si sono formati al modello innovativo No kids in the middle (Non mettiamo di mezzo i figli) con la dottoressa Justine Van Lawick che dirige il Centro Lorenthuis di Arleem (NL), il cui modello si è diffuso in centro e nord Europa.

Grazie al lavoro in gruppo si favorisce il sostegno interfamiliare e interpersonale: il gruppo diventa fonte di nuove possibilità di gestione del conflitto. I professionisti hanno il ruolo di facilitare una consapevolezza dei partecipanti e la ricerca di nuove soluzioni funzionali, che emergono dal confronto tra le famiglie stesse. Il lavoro attivo del gruppo di coppie separate favorisce un clima non giudicante, che permette il rispecchiamento e l’apertura alla speranza che si possa uscire dal conflitto. In contemporanea ma separatamente il gruppo dei figli svolge attività utili all’espressione e condivisione dei vissuti legati al conflitto tra i genitori.

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Consulenza transculturale nella presa in carico di famiglie provenienti da altri Paesi

Il percorso di consulenza è rivolto a nuclei familiari provenienti da altre culture per i quali le Equipe Tutela Minori sono chiamate a svolgere indagini psico-sociali e valutazioni; può essere richiesto a integrazione della presa in carico.

L’integrazione, nel processo conoscitivo e valutativo, delle variabili culturali con quelle del mondo interno e relazionale dei soggetti permette di fornire agli operatori delle Equipe Tutela Minori elementi clinici utili a meglio comprendere le risorse e le capacità di resilienza e a facilitare l’incontro delle famiglie con i garanti metasociali italiani e la cultura delle istituzioni.

L’intervento si caratterizza per:

  • il setting: colloqui, della durata di due ore, a tre – utente, psicologo-psicoterapeuta transculturale, mediatore linguistico-culturale
  • l’attenzione, nei colloqui e nell’osservazione (in setting neutro e al domicilio), agli elementi culturali e alle ‘teorie’ (esplicite e implicite) dei genitori sullo sviluppo del bambino e sulla funzione genitoriale
  • l’attenzione al modello di adattamento culturale del singolo e del nucleo familiare. La clinica transculturale si caratterizza, infatti, per l’attenzione posta non solo alla cultura d’origine, ma al processo di trasformazione e alle dinamiche interne connesse al movimento migratorio e all’incontro con la cultura del paese di accoglienza
  • l’attenzione alla cultura nella scelta degli strumenti e dei test.

Il percorso di consulenza transculturale è parte integrante del progetto Servizio Psicologico Specialistico nell’ambito del Servizio Tutela Minori in essere nel territorio del vimercatese e trezzese, attivabile a richiesta delle Equipe Tutela Minori in fase di prima conoscenza/valutazione. Può essere inoltre richiesto come ulteriore approfondimento presso i Centri Clinici Chora di Milano e Vimercate.

Per questo intervento Sviluppo&Integrazione ha attiva una collaborazione con l’Associazione Integra-Azione (Associazione di mediatori linguistico-culturali con esperienza in contesti di intervento psico-sociali).

CERTIFICAZIONE ISO

Il Servizio Tutela Minori ha conseguito la certificazione qualità RINA (certificazione n. N31813/15/S).

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LA SEGRETERIA

Email: segreteria@sviluppoeintegrazione.it
Telefono / Fax : 02.43.99.81.34
Telefono Mobile : 392.69.95.506
Indirizzo: Via Dugnani n°1 CAP 20144 Milano (MI)
Orari: Lun / Mar / Mer / Ven dalle 10.00 alle 14.00 e dalle 15.00 alle 18.30, il Giovedì dalle 15.00 alle 18.30.